16/09/2006 Texte

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Basbous, Niente bastera'a chi e'in Malafede

Direttore Osservatorio paesi Arabi su Rammarico Papa

ANSA) - ALGERI, 16 SET - Il rammarico di Benedetto XVI sulfatto che "certi passaggi del suo discorso siano sembrati offensivi per la sensibilità dei credenti musulmani" sarà "sufficiente per chi è in buona fede, ma non per chi è in cattiva fede. Basterà a chi rispetta la ragione, non basterà a chi si erge a difensore del Profeta solo per mascherare i problemi interni al suo paese e guadagnare popolarità e legittimità. Quelli che sono in cattiva fede, gli estremisti che considerano il papa il capo dei crociati, un infedele da convertire, non saranno mai soddisfatti, qualsiasi cosa il pontefice possa dire".

E' il parere di Antoine Basbous, fondatore e direttore dell'Osservatorio dei Paesi arabi, che comunque ritiene "legittimo interrogarsi su tanta violenza e terrorismo in nome dell'Islam e al grido di Allah Akhbar", anche se "la scelta della citazione (dall'imperatore bizantino Manuel II Paleologo) e la forma non sono state opportune".

"E' legittimo aprire il dibattito perché i musulmani si pongano la questione e affrontino una buona volta il tema del terrorismo e della violenza in nome della religione, per non restare ostaggi dei loro estremisti", dice al telefono con l Ansa Basbous, autore di numerosi libri sull'Islam pubblicati anche in Italia. Ritiene tuttavia che "non è a caso che il papa ha scelto la citazione, vuol dire che in parte pensa quel che ha detto; ha agito da intellettuale, da politologo e non come capo di stato, come diplomatico". "Quando ha parlato - ironizza - lo Spirito Santo era in vacanza, anche se sul fondo é ora di aprire il dibattito".

"Dopo il concilio Vaticano II c'é stata molta diplomazia e ipocrisia, ma il Vaticano ha chiuso gli occhi sulle azioni dei radicali islamici che pretendevano di agire in nome dell Islam. I germi dell'11 settembre risalgono agli anni 70, alla guerra del Libano nutrita da discorsi di intolleranza in nome della religione musulmana. Risalgono agli anni del terrorismo in Algeria, alle centinaia di migliaia di algerini sgozzati". "Benedetto XVI ha posto un vero problema, seppure con cattivi argomenti, poteva far riferimento all'intolleranza oggi così visibile in Iraq dove i radicali sunniti sgozzano gli sciiti e i radicali sciiti uccidono gli innocenti", aggiunge Basbous ricordando che ogni giorno vengono ritrovate decine di cadaveri. "E' ora che i musulmani affrontino il tema della violenza, oggi che musulmani si uccidono tra di loro in nome del Takfir, cioe quella dottrina per cui tutti sono autorizzati ad uccidere, ed appropriarsi dei suoi beni, chiunque viene considerato un rinnegato, un apostata, chiunque sia accusato di essersi allontanato dalla religione islamica. E' una dottrina pericolosa all'origine di parecchi massacri intollerabili per l'umanità compiuti in nome dell'Islam e ora l'Islam deve prendere posizione".

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
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