04/03/2006 Texte

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Bengasi è il presidente libico

Qual è il vero significato del discorso televisivo di Gheddafi ?

In diversi Paesi arabi, i regimi utilizzano alcuni argomenti come collante dell’unità nazionale. In Arabia saudita è la difesa della memoria di Maometto, in Iran l’antisionismo o l’antiamericanismo, in Libia è la questione coloniale italiana. Quando Gheddafi vuole ricompattare l’opinione pubblica interna chiede pubblicamente risarcimenti per i danni e le ingiustizie subiti nel secolo scorso.

Anche il 17 febbraio i manifestanti se la sono presa con l’Italia, ma non è finita bene…

Due settimane la manifestazione era stata organizzata dal regime, con il pretesto delle vignette islamiche, ma è sfuggita completamente di mano alle autorità, che non sono riuscite a controllare la folla che loro stessi avevano aizzato...

Un segnale preoccupante per il Colonnello…

Sì tanto più che, secondo le mie informazioni, i dimostranti non se la sono presa solo con gli italiani, ma hanno inveito contro Gheddafi e il primo ministro. Le violenze e le devastazioni non hanno riguardato solo la via dove ha sede il vostro consolato, ma anche altri edifici di Bengasi.

Perché Gheddafi ha deciso di parlare solo giovedì sera ?

Prima ha dovuto reprimere le manifestazioni ed essere sicuro di aver ripreso il controllo del terreno, è stato costretto a usare la linea dura; ora invece usa toni concilianti nei confronti dell’opinione pubblica interna, pur mantenendo retoricamente alti i toni nei confronti dell’Italia. La liberazione dei 130 detenuti, tra cui 83 membri dei Fratelli musulmani va letta in quest’ottica, Gheddafi ha bisogno di rifarsi un’immagine, di ribadire la propria autorevolezza interna. Il discorso di giovedì sera rientra in questa logica.

C’è chi interpreta questa decisione come un cedimento agli integralisti, condivide ?

La  liberazione era già stata annunciata nell'agosto 2005 dal figlio di Gheddafi, ma poi le resistenze tra il gruppo storico dei rivoluzionari l'avevano fatta slittare. I fatti di questi giorni l'hanno semplicemente riportata d'attualità. Questa amnistia è strumentale agli interessi del presidente.

Non sono stati dunque gli islamisti a provocare i disordini di Bengasi…

No, a quanto ne so non c’è alcun gruppo organizzato dietro la rivolta. Al contrario è stato un moto spontaneo che il regime non è riuscito a controllare. La gente ha visto l’opportunità di esprimere la propria rabbia e il proprio malcontento e non se l’è lasciata sfuggire. Ma ora Gheddafi ha bisogno di ordine e stabilità, non è certo nel suo interesse rischiare altre Bengasi.

Fino a poco tempo fa gli Usa sembravano intenzionati a spingere anche la Libia lungo il processo democratico. E ora ?


Il processo di democratizzazione è destinato a rallentare dappertutto, perché gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato che i popoli arabi non sono pronti a questo passo. Nelle società manca una vera società civile; tra la cupola delle moschee e quella del Palazzo del dittatore c’è il vuoto. E questo favorisce, dappertutto,  gli islamisti, come abbiamo visto in Palestina e, parzialmente, in Egitto. In Libia quel processo non era nemmeno iniziato, se si considera che a guidare l’opposizione è il figlio del Colonnello. Un gioco delle parti che Gheddafi non intende certo rivedere.

OBSERVATOIRE DES PAYS ARABES
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