Israele - Libano : :Esperto, Forza a confini Siria ed Israele
(ANSA) - PARIGI, 18 LUG - ''E' indispensabile una forza di stabilizzazione internazionale'' alle frontiere libanesi, dice Antoine Basbous, direttore dell' Osservatorio dei paesi arabi, noto think tank parigino sulla situazione nel Maghreb, Medio Oriente e Golfo.
''E' indispensabile - sottolinea Basbous, prlando con l' Ansa - ma a condizione che la forza venga dispiegata sia sulla frontiera libano-israeliana sia su quella libano-siriana. Non servirebbe a nulla, infatti, avere questa forza per proteggere Israele, senza proteggere il Libano dalla Siria, perche' tutte le armi di Hezbollah, piu' forti e piu' potenti di quelle dell' esercito libanese, sono arrivate dalla Siria. Questo e' un imperativo''.
A proposito del ruolo dell' Europa nella situazione di crisi nella regione, Basbous non crede a quella che chiama ''la diplomazia del jet'', alle visite e agli incontri di un giorno: ''non e' efficace se dietro - osserva - non c' e' un esercito e una volonta' politica unita. L' Europa e' un aspirina: puo' contribuire a risolvere il problema, ma non da sola''.
Per il direttore dell' Osservatorio dei paesi arabi ''non ci sono le condizioni attualmente per un cessate il fuoco, perche' Israele fermera' i suoi attacchi quando George Bush fischiera' la fine della partita, ma non la fischiera' fino a quando Hezbollah non sara' realmente distrutto''.
''In tutta questa vicenda - continua Basbous - sono i civili e le infrastrutture libanesi le vittime di una distruzione di massa. Voglio ripeterlo: Israele sta attuando una distruzione di massa del Libano, al di la' di Hezbollah. Il vero colpevole e' invece la Siria che non e' affatto toccata da questi attacchi''.
Il direttore dell' Osservatorio dei paesi arabi dice infine che ''il legame fra Hezbollah ed Hamas e' fatto da Damasco e Teheran: appartengono alla stessa scuderia, sono finanziati dagli stessi stati e si pongono gli stessi obiettivi. Hezbollah riceve milioni di dollari dall' Iran ed armi pesanti passate attraverso il territorio siriano''. (ANSA).
